
Bologna: ritorno alla terra e rivoluzione naturale
09/08/2024 | 38 mins.
L’Emilia Romagna è una delle più grandi regioni vitivinicole d’Italia in termini di estensione, con circa 60.000 ettari vitati. Il vino italiano maggiormente esportato all’estero? il lambrusco. Nonostante i paesaggi vitivinicoli siano un patrimonio identitario e culturale di inestimabile valore per l'Italia, la viticoltura intensiva contemporanea pone serie sfide ambientali. L'uso massiccio di fertilizzanti chimici e pesticidi, l'erosione del suolo, la diminuzione della fertilità, la gestione inefficace delle risorse idriche e la perdita di biodiversità stanno deteriorando gli habitat naturali per flora, fauna e funga. In risposta a questi problemi, molti viticoltori stanno abbracciando metodi biologici e biodinamici. Ma cosa significa realmente? In questo episodio racconteremo la storia di una delle piante più amate al mondo, la vite, del suo impatto in termini socioeconomici e della trasformazione che la viticoltura sta vivendo per adeguarsi a un clima che cambia. Questo episodio è stato registrato live in collaborazione con COMBO Bologna.

Venezia verde: giardini botanici e piante sommerse in una città senza foreste
02/08/2024 | 32 mins.
Le piante a Venezia sono sempre state nascoste ma la città lagunare è piena di piante. Nel Medioevo Venezia era la città che vantava il maggior numero di orti botanici al mondo eppure quando si arriva a Venezia per la prima volta, può essere difficile crederci, perché una delle prime impressioni è che Venezia sia una città fatta di pietra bianca e marmo e ci sono solo sei parchi pubblici in città. Partendo da storie antiche racconteremo l’importanza dei giardini botanici per la ricerca scientifica e discuteremo della resistenza delle piante che invece si sono adattate in laguna. Questo episodio è stato registrato live in collaborazione con COMBO Venezia.

Torino, erbe magiche ed il futuro delle montagne
26/07/2024 | 28 mins.
Nel cuore di Torino, nel 1786, Antonio Benedetto Carpano creò il Vermouth, un liquore a base di vino e erbe aromatiche, il cui ingrediente principale è l'Artemisia, conosciuta come Assenzio maggiore. Il Piemonte, oltre a essere la culla del Vermouth, è anche la regione del Genepi, un liquore alpino prodotto con varie specie di Artemisia che crescono a elevate altitudini. In Piemonte, le “herbane” erano donne esperte nelle virtù delle erbe, considerate figure importanti nelle comunità agricole e di montagna. Durante il '300, queste donne furono spesso accusate di stregoneria a causa delle loro conoscenze erboristiche e addirittura perseguitate. In questa puntata raccontiamo la necessità di preservare gli ecosistemi montani e la loro biodiversità, evidenziando la storia e l'importanza culturale delle specie vegetali che abitano queste aree e che da sempre fanno parte della nostra storia. Questo episodio è stato registrato live in collaborazione con COMBO Torino.

Milano, Petrarca e i boschi verticali
19/07/2024 | 19 mins.
Milano è una città particolare in termini di vegetazione. Sembra che il verde sia al centro di ogni discussione cittadina ma se poi andiamo a guardare la realtà, scopriamo che è ben diversa: a Roma e a Napoli il verde occupa più o meno un terzo del territorio comunale, a Milano un decimo.In questo primo episodio della seconda stagione di Flora racconteremo del rapporto di Milano con le piante, partendo da Petrarca e arrivando alla nuova vegetazione che popola la città meneghina. Questo episodio è stato registrato live in collaborazione con COMBO Milano.

La castagna e le piante dimenticate
21/07/2023 | 25 mins.
Le "forgotten crops" sono colture alimentari che erano tradizionalmente coltivate in determinate regioni, ma che sono state dimenticate a favore di altre colture più commercialmente redditizie. Queste colture includono piante come l'amaranto, il sorgo e il castagno. In un mondo dove è interesse di tutti accorciare le filiere alimentari (per ridurre l'insicurezza alimentare e le emissioni legate ai trasporti) le "forgotten crops" sono importanti perché spesso hanno una maggiore resistenza alle malattie e resistono meglio agli stress climatici rispetto alle colture che abbiamo importanto, proprio grazie al loro adattamento in loco avvenuto nel corso di decine di migliaia di anni. Non solo: stiamo (ri)scoprendo che queste colture forniscono una fonte più diversificata e locale di cibo, ulteriore conferma che la diversità è un valore aggiunto quando si parla di cibo e agricoltura.



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